Lo zafferano è una spezia affascinante e fragrante, coltivata in Asia minore, in varie zone del Mediterraneo e ora anche fra le montagne bellunesi. Sotto il marchio registrato Zafferano Dolomiti® una cinquantina di produttori locali hanno deciso di unirsi in un’associazione che opera dal 2017 per portare la coltivazione della “Spezia più preziosa sulle Montagne più belle del Mondo.”
Il bellissimo fiore ha apprezzato moltissimo il territorio bellunese, regalando una spezia dall’aroma unico e di ottima qualità. Dal Feltrino all’Alpago, lo zafferano cresce rigoglioso. La pianta ha bisogno infatti di terreni ghiaiosi e drenanti, poiché soffre l’umidità. Inoltre beneficia dei forti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte. Si è soliti pensare che necessiti di climi caldi, ma non è così. Anzi, lo zafferano fiorisce quando cominciano le prime gelate. Tant’è vero che le zone della provincia in cui fiorisce prima sono quelle più in quota come Rocca Pietore. I coltivatori bellunesi piantano a mano i bulbi nel mese di agosto, mentre la fioritura inizia ad ottobre per terminare a metà novembre. I fiori vanno raccolti appena si vedono spuntare, la mattina presto: un bulbo produce da uno a tre fiori che a loro volta generano tre stimmi ognuno. Si prosegue con lo stacco manuale degli stimmi, che poi vengono inviati al laboratorio per l’essiccamento e il confezionamento. La coltivazione è semplice anche per le caratteristiche ideali del terreno: qui la pianta non è soggetta a malattie e attacchi di insetti o muffe, così non sono necessari interventi fitosanitari e il prodotto risulta del tutto naturale. Con questa abbondanza allora ben venga il classico risotto alla zafferano ma sappiate che è inaspettatamente buono anche nei gelati, cioccolatini, torte, marmellate, yogurt e ovunque la fantasia chiami!